Ciao, sono Alessia, ho 27 anni (fra un po' 28, mannaggia) e mancano 10 giorni alla mia partenza per il Nicaragua.
Mi è stato chiesto di presentarmi e di parlare della mia scelta di fare Servizio Civile.
PERCHÈ SERVIZIO CIVILE è la domanda.
Partirei dalla mia storia.
Sono una ragazza che è sempre stata indirizzata dalla famiglia e dalla società ad effettuare un percorso di studi che mi permettesse di avere poi un futuro lavorativo concreto, stabile e sicuro.
Per questo motivo, dopo le superiori mi sono iscritta ad ingegneria gestionale, malgrado forse, se avessi ascoltato il mio cuore, avrei scelto altro.
Concluso il percorso accademico, ho continuato a seguire quella strada.
Ho iniziato a lavorare in azienda e ci sono rimasta per due anni.
Tutto ciò però non mi soddisfaceva, non riuscivo a trovare il fine sociale, lo scopo, la missione della mia professione.
Mi sembrava di lavorare senza una vera motivazione, per cui ad un certo punto sono entrata in crisi.
Cosa voglio fare io veramente nella vita?
Il lavoro che faccio mi piace o lo faccio solo per avere uno stipendio?
Ma veramente voglio fare l'ingegnere?
Ho messo un po' in discussione tutti quelli che fino a quel momento erano stati dei capi saldi nel mio percorso, e mi sono trovata a ricordare di quella volta, molto tempo prima, in cui una ragazza mi aveva parlato di questo progetto dello Stato Italiano che ti permette di mettere un anno della tua vita al servizio degli altri: il Servizio Civile.
“Perché no? Perché non posso provare? Perché non lanciarmi in questa esperienza?”
Mi sono buttata.
Appena è uscito il bando ho cominciato a dare un occhio ai progetti, e più leggevo i vari progetti, più mi rendevo conto che volevo provare qualcosa che non c'entrasse completamente niente con il mio percorso accademico e con l'ambito in cui avevo fino a quel momento lavorato.
Ho scelto un progetto riguardante l'educazione e la scolarizzazione.
Ora sto per partire. Sono molto contenta.
Non vedo l'ora di mettere le mani in pasta e di mettermi in gioco.
Cosa vorrò fare nella vita poi non lo so ancora ovviamente, ma per ora voglio concentrarmi su quest'esperienza.
Fermarmi, mettere in pausa, e tornare con uno sguardo diverso sulla mia e sulla nostra realtà.