Qui la testimonianza di Erica Romano, milanese, in servizio civile all’estero come Casco Bianco di Caritas Italiana nelle Filippine, che ci dà uno sguardo sulla sua esperienza asiatica.
Sono Erica, ho 26 anni, vengo da Milano e per i prossimi 10 mesi le Filippine saranno la mia casa.
Scoprire altre culture, immergermi nella loro quotidianità, mettermi alla prova e conoscere nuovi modi di vedere il mondo sono solo alcuni dei motivi che mi hanno spinto a scegliere di partire per questa esperienza con il servizio civile universale.
L’isola di Olutayan, si trova poco distante da Roxas City, ma si raggiunge solo con delle barchette di bambù che sembrano dei giganteschi ragni che camminano sull’acqua.
Dopo venti minuti si arriva sulla spiaggia, da lì sei completamente immerso nella natura e nella vita dell’isola.
Ti accolgono una schiera di casette in bambù, un campo da basket e una scuola, il nostro obiettivo per la giornata.
Dal fuori non si direbbe ma una volta entrati dentro vieni sommerso da mille colori, urla di bambini e insegnanti che cercano di farsi ascoltare, musica e gioia.
I ragazzi hanno costruito anche un piccolo orto con melanzane, papaya e un altro frutto dal nome impronunciabile per me.
Abbiamo girovagato un po’ tra le case seguendo il sentiero segnato da viette piccolissime e poi Father Antony ci ha ospitati per pranzo, insalata di granchio e pesce freschissimo.
Maribell, una donna allegra, piena di energia e con un sorriso contagioso, ci ha invitato a casa sua, per farci assaggiare l’acqua di cocco, ovviamente prendendolo direttamente dalla pianta.
Una volta finita l’acqua, ha tagliato il cocco in due con un macete, e dalla parte rimanente ha ricavato una specie di cucchiaio con cui raschiare il dentro.
Maribell era molto contenta quando le ho chiesto se potevo fare una foto della sua casa, si è sistemata i capelli, ha cambiato la maglietta e mi ha anche chiesto scusa perché non aveva nulla con cui potersi truccare il viso e rendersi più bella, ma per me il suo sorriso così naturale e gentile era stupendo.
Erica