Prendersi cura delle mamme significa prendersi cura della società e del futuro

Prendersi cura delle mamme significa prendersi cura della società e del futuro

Prendersi cura: le parole di Michela, una giovane toscana di 28 anni arrivata nella Repubblica di Moldova per aiutare le mamme e le ragazze del Centro Maternale In braccio alla mamma e dell'Appartamento Sociale a ritrovare la fiducia nelle proprie forze.

Michela, perché hai deciso di fare volontariato in Moldova?

Ho deciso di fare volontariato all'estero, perché conosco diverse lingue, compreso il rumeno. Ho esaminato i progetti sociali di diversi Paesi, ma quelli che mi sono piaciuti di più sono quelli della Missione Sociale "Diaconia".

Mi ha molto colpito l'idea del Centro Maternale "In braccio alla mamma" e dell'"Appartamento Sociale". In "Diaconia" ho iniziato a lavorare come volontaria da metà giugno. Secondo la normativa italiana, dopo circa 3 mesi di volontariato dobbiamo rientrare in Italia per una fase di monitoraggio interno, che dura un mese. Il ruolo di questo monitoraggio interno è di tornare nel Paese che hai scelto con idee migliori su cosa vuoi fare all'interno del progetto, come vuoi lavorare, che tipo di strumenti vuoi usare. Tornerò in Moldova a inizio ottobre, e resterò fino a fine maggio 2023.

Come sta andando questa esperienza?

Mi sta piacendo molto. Sono molto soddisfatta della scelta fatta. È per me un orgoglio essere una piccola parte dei meravigliosi progetti che "Diaconia" realizza.

All'interno della Missione Sociale l'attenzione è rivolta a ciascun dipendente, ma anche a ciascun beneficiario dei servizi, cosa estremamente importante in ambito sociale, dato che si lavora con persone in difficoltà o con giovani in situazioni di rischio. In "Diaconia" si vede davvero il lavoro di squadra. Ogni dipendente è un pezzo di un grande puzzle, che lavora insieme per un obiettivo comune: prendersi cura degli altri.

 Cosa comportano esattamente le attività in cui sei coinvolta?

Le mie attività si concentrano sul Centro Maternale "In braccio alla mamma" e sull'"Appartamento Sociale". Ciò significa che sono responsabile di attività divertenti ed educative per madri e ragazze, per aiutarle a essere più indipendenti.

Insieme a loro ho fatto lezioni di inglese di gruppo e individuali, ho organizzato corsi di danza, cucito, disegno, oltre ad attività interattive ed educative. Ad esempio, abbiamo iniziato a parlare di ginecologia, igiene intima personale, aspetti di cui parleremo anche con lo psicologo, dato che vogliamo offrire loro una corretta educazione sessuale. Hanno bisogno di conoscere il proprio corpo. Siamo partiti con elementi essenziali sull'apparato genitale, parleremo anche di malattie sessuali, di prevenzione, mestruazioni, fertilità, educazione sessuale.

Con le mamme nel Centro Maternale è un po' diverso, perché hanno ritmi diversi, hanno traumi multipli che devono superare. Non tutte vogliono partecipare a workshop di gruppo o alcune non ne sentono il bisogno. Nel loro caso, cambio approccio. Molte volte hanno bisogno di una persona che le ascolti semplicemente, con la quale possano passeggiare insieme nel parco.

Le aiuto anche se hanno bisogno di attività individuali, come imparare a leggere l'ora, le lettere, a scrivere, poiché alcune beneficiarie non sanno queste cose. Se hanno bisogno di attività individuali, possiamo organizzarle, ma come ho detto prima, è importante dare loro tutto ciò di cui hanno bisogno per ritrovare il rispetto di se stesse facendo piccole cose.

Non ho ancora figli, quindi vado dalle mamme del Centro Maternale per chiedere loro come fare con alcune procedure di custodia dei bambini, perché possano essere un esempio per me. Sono orgogliose di mostrarmi cosa significa essere una brava madre. 

Mi piace mostrare loro che quando non sai qualcosa, puoi chiedere aiuto a qualcuno, che non c'è niente di vergognoso nel farlo. Non sono l'unica a proporre e insegnare loro diverse cose. E loro, a loro volta, mi hanno insegnato molto. Scelgo di creare con loro un ambiente confidenziale e meno formale possibile.

Penso che questo aspetto sia molto importante per le persone che hanno sofferto molto e hanno subito traumi nella loro vita. È fondamentale farle sentire importanti e capaci.

Cosa hai scoperto, per te stessa, lavorando con madri e ragazze?

Le mamme del Centro Maternale e le ragazze dell'Appartamento Sociale mi hanno raccontato le loro tragiche storie di vita, e io le ho ascoltate. Ho trovato storie molto tristi, situazioni complicate. Donne che hanno sofferto molto, che provengono da famiglie disfunzionali. Ragazze di 13 anni costrette a prostituirsi, picchiate, violentate. Una delle donne che ho incontrato lì ha un'enorme cicatrice sulla schiena. Ha detto di essere stata venduta come prostituta. Ci sono donne che sono ancora emotivamente dipendenti dai loro partner, anche se sono aggressivi e le picchiano.

“In braccio alla mamma” nasce non solo per costruire un rapporto funzionale tra il bambino e la madre, ma anche per aiutare queste donne ad essere indipendenti, non solo economicamente, ma anche emotivamente e professionalmente. Ho notato che sia le ragazze dell'Appartamento Sociale che le donne del Centro Maternale non si fidano di se stesse e ripongono troppe speranze nei loro partner, sperano che cambino, che risolvano i loro problemi. Ma questo non accade. Hanno bisogno di essere aiutate a capire che prima di poter instaurare una relazione con qualcuno, devono essere indipendenti per se stesse. Lo so, non è facile. Ma per un anno, l’equipe del Centro Maternale le aiutano a capire queste cose.

È fondamentale farle sentire importanti e capaci.

È fondamentale farle sentire importanti e capaci.

Cosa ti ha colpito di più?

Al Centro Maternale sono rimasta colpita da una mamma che inizialmente era molto distante con il suo bambino. Ma i bambini, nei primi mesi di vita, hanno bisogno di molte più attenzioni delle madri. La mancanza di connessione tra madre e bambino può influenzare negativamente la salute mentale del bambino. Quando la madre ha sempre la stessa fredda espressione sul viso, quando non sorride, quando non guarda il suo bambino, lui soffre molto.

Quella madre talvolta lasciava il suo bambino piangere e non giocava con lui. Il bambino non era sviluppato come suggeriva la sua età. Questo mi ha fatto molto male. Quel bambino aveva uno sguardo vuoto, era come una bambola di cera, priva di emozioni. Lavorando con questa mamma, insieme a tutta l’equipe di educatori e alla psicologa, stando sempre al suo fianco, guidandola e mostrandole come prendersi cura del bambino, siamo riusciti a creare un legame fortissimo tra lei e il bambino.

Prendersi cura delle mamme significa prendersi cura della società e del futuro

Prendersi cura delle mamme significa prendersi cura della società e del futuro

 Giornalmente facevamo esercizi e ginnastica insieme al piccolo, per lei ho pensato una tabella con le attività da far fare per il bambino. Inizialmente, ha svolto le attività come fosse un dovere, come un automa. Ma ora il figlio riceve tutte le attenzioni di cui aveva disperatamente bisogno e il bimbo può esprimere le sue emozioni, è sviluppato secondo la sua età, ed è meraviglioso. La madre ha iniziato a notare questi risultati, e ora è molto più attaccata al bambino. E ciò, prima di tutto, ha un'influenza molto positiva sulla salute del bambino.

Hai interagito molto con le donne che hanno trovato rifugio al Centro Maternale. Cosa hai imparato da loro?

Impari sempre qualcosa quando ascolti la storia di qualcuno. Mi sento una persona privilegiata, perché non ho passato i traumi di cui mi hanno parlato. Le ragazze e le mamme del Centro Maternale mi hanno insegnato a dare più valore alla vita. Penso che a un certo punto tutti abbiamo criticato i nostri genitori per il modo in cui ci hanno cresciuto o educato. Ma quando vedi quanto è difficile crescere un bambino e quanto è complicato essere un buon genitore, allora inizi ad apprezzare ancora di più tutto ciò che i tuoi genitori hanno fatto per te.

Quanto è importante, dal tuo punto di vista, l'esistenza di tali servizi? Perché?

Penso che questi servizi siano fondamentali. È bello che ci siano questi centri, è bello che ci siano persone che si prendono cura degli altri, perché la società si basa sul nucleo familiare. Un appartamento sociale diventa davvero una famiglia perché cresce i giovani. Un adolescente è in un certo senso ancora un bambino. E prendersi cura delle madri significa prendersi cura della società, del futuro.

I figli delle mamme del Centro Maternale diventeranno i nostri medici, insegnanti, lavoratori quando saranno grandi. Questi servizi sono estremamente importanti per la formazione di una società migliore.

Fonte: Misiunea Socială „Diaconia”


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