“A presto!”

14 – 01 – 2021

Cari ragazzi,

grazie, grazie, grazie!

Come in ogni viaggio, non si deve solo partire, ma bisogna imparare anche a tornare, perché da ogni esperienza si torna diversi. Vi posso assicurare che grazie a voi torno cambiata, arricchita da tutte le vostre storie che custodirò. Per me è stato un anno così bello che non riesco a trovare una sola parola per riassumerlo: tra mille chiacchierate, confidenze e risate, merende, pranzi e cene, sfide a just dance, a MarioKart, calcetto, Dixit, Uno e Scala, musica e film, spese al supermercato e camminate per Milano, le gite dell’estate, dolci, feste e selfie… sogni e desideri, tanti, veri e profondi!

Mi avete aiutata, in questo tempo strano, ad imparare ad amare quel “metro di distanza” e quella mascherina tanto fastidiosa, che in fondo non sono una punizione, ma sono un modo per fermarci sulla soglia prima di imbatterci nell’incontro con l’altro, è come chiedere “permesso”, per rispettare le paure e i dolori, per imparare ad accogliere.

Grazie per avermi accolta e per aver camminato con me in questo anno così particolare, ma speciale! È proprio vero che questo posto è una casa piena di vita, dove ogni giorno è una possibilità per accogliere la fragilità, non come sconfitta, ma come occasione per riconoscersi bisognosi di aiuto, perchè insieme il sentiero verso la meta è meno faticoso.

Sapete, sono partita con tante domande, ero pronta a fare un salto nel vuoto e grazie a voi ho scoperto che per davvero la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare, perché tutto ciò che mi avete donato mi ha aiutata a capire ancor di più chi sono, ed è proprio per questo che stasera insieme a voi mi piace pensare che non finisce tutto qui, anzi, è solo l’inizio, dove la valigia si è arricchita dei vostri volti, dei vostri nomi, delle vostre storie, dei vostri racconti: è il bagaglio più bello e ricco che potessi desiderare!

Mi avete insegnato tanto, ovviamente anche come giocare a calcetto e come mettermi perfettamente lo smalto sulle unghie, ma più di tutto ho visto nascere tanta bellezza al buio e proprio di questo racconterò! Questo 2020 sarà davvero indimenticabile per tutti, tanto imprevedibili, ma io potrò dire di averlo vissuto in un posto così nascosto, ma pieno di Speranza, perché senza speranza non esiste possibilità di vita, ed è proprio alla Speranza che io invito i vostri occhi continuamente a guardare, all’invito a Vivere!

Silenziosamente vi guardo e silenziosamente avete lasciato in me un segno, mi avete insegnato a cercare sempre un senso profondo nelle cose, perché quando rabbia, paura e fatica segnano le parole e i passi, gradualmente s’intravvede sempre l’avvicinarsi anche di qualcos’altro, di nuovo, di sperato!

Grazie di cuore ragazzi, grazie perchè il mio anno di Servizio Civile ha preso significato grazie a voi, grazie perché insieme a me avete ricercato la Bellezza della vita, che infiamma tutto ciò che ci circonda.

A presto!

Anna

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