“…che lasciano il segno!”

Eccomi, dopo tanto, tantissimo tempo, ma in questi mesi ero alle prese con un gran bel collage di foto, che oggi è quasi pronto e non vedo l’ora di condividere con voi!

Sì, perché se il Servizio Civile fosse una bellissima bacheca di fotografie, allora tre sono quelle che più spiccherebbero, insieme ovviamente a tante altre più buffe: un grandissimo orologio, ma senza lancette; dei piedi sulla punta o “in punta di piedi”; una bellissima cuffia aderente adatta per un tuffo (a bomba!) in piscina.

Perché proprio un orologio senza lancette? Durante questa mia esperienza ho scoperto che quando scegli di metterti al servizio, le lancette dell’orologio scompaiono. Non calcoli il tempo, non lo misuri. Scegli di donare il tuo tempo senza misura. Tempo è per me una delle parole chiave, quel tempo che ti è stato donato perché a tua volta tu possa farti dono, per te e per gli altri.

E perché dei piedi in punta o “in punta di piedi”? Per me è stato proprio così, mi son trovata di fronte a 8 storie per me nuove, 8 volti unici, 8 nomi diversi… la mia storia ha incontrato e si è intrecciata con la storia di questi 8 ragazzi lentamente, senza pretese, in punta di piedi, delicatamente. Ho scoperto solo così che l’altro per me è una vera possibilità, incontrare l’altro ci consegna la verità di chi siamo e ci permette di capire quali passi compiere nella propria storia. In questi mesi ho ri-scoperto che l’incontro con l’altro non è un accumulo di robe da “fare”, ma sta nello “stare”. Quando scegli di dedicare il tempo a qualcuno, quando stai accanto a qualcuno, quando ti metti in ascolto di qualcuno, ci sei tu con la tua storia, che incontra un’altra storia unica e preziosa, anche se a volte buia e piena di fragilità, crepe e dolore, ma vi assicuro che io ho visto tanta bellezza nascere al buio e proprio di questo mi piace raccontare!

Perché una cuffia? Beh, perché quando vivi un’esperienza di servizio così intensa e capisci che tutto ciò che ti è stato donato è strumento per rileggerti e fare verità, non puoi che desiderare di “tuffarti” in piscina, percepisci che non puoi più rimanere a bordo vasca e pucciare solo i piedi. Il metterti al servizio coinvolge tutta la tua vita, ti permette di riscoprirti, ti mette a nudo di fronte alle tue fragilità, ai tuoi talenti, ai tuoi desideri più grandi e alle tue ferite. La cuffia ti permette di buttarti in acqua, perché sì è proprio un tuffo ciò che vuoi fare quando capisci che la tua vita è più bella e piena solo se donata!!!

Ecco qui le foto che compongono il collage e dovete sapere che camera mia è piena di fotografie e ovviamente queste tre non possono mancare, sono lì, sulla bacheca sopra il mio letto, perché come direbbe Tiromancino in una delle sue canzoni… “Immagini che lasciano il segno e resteranno dentro ai miei occhi nel tempo!

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