tempo

C’è tempo per ogni cosa e ogni cosa ha un suo tempo

Il tempo.
È proprio qualcosa di strano: o va troppo veloce o va troppo lento.
Prima di partire il tempo non finiva mai, la domanda più ricorrente era “ma tra quanto si parte?”, mentre adesso che siamo partiti il tempo sembra sfuggire dalle mani, come se avesse la fretta di arrivare da qualche parte.

Ma forse, la fretta, è solo nella nostra mente.  

 Il tempo è quella cosa che in un villaggio sperduto nell'entroterra di Mombasa non esiste, come non esistono le distanze.

“Quanto tempo ci metti ad andare a riempire la cisterna d’acqua alla pipeline? Quanti chilometri è distante?”

Silenzio.

 È quella cosa che per essere misurata deve essere comparata a qualcosa di conosciuto, di concreto.

“Riusciresti a cucinare un piatto di ugali nel tempo che ci metti per andare a riempire la cisterna dell’acqua alla pipeline?”

Il tempo è quella cosa che pensavi di avere sotto controllo, ma che una semplice chiamata fa crollare tutto d’un tratto.

“Si è deciso di rimpatriare tutti i serviziocivilisti, dovete tornare in Italia”

 Il tempo è qualcosa che forse, per la prima volta nella mia vita, sarà una cosa difficile da sopportare.
Tra quanto ripartiremo? Quando potremo tornare in quella che avevamo appena iniziato a chiamare casa?
Ed è qui che la sopravvivenza mentale inizia a dare il meglio di sé.
Si inizia a programmare:

  • Nella prima settimana facciamo la contabilità che ci rimane;
  • Dopo che Sara ha discusso la tesi iniziamo le videocall-kiswahili class;
  • Possiamo pensare e brevettare tutte le attività da fare con i bambini all’MPU;
  • Videocall giornaliera con le altre Kenyan SCE;

E così, con un po’ di amaro in bocca ma con tanta speranza nel cuore, non ci resta che aspettare un tempo migliore.

Alessia

viaggio


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